Il terremoto in Friuli è una serie di eventi sismici che hanno interessato la regione del Friuli-Venezia Giulia, nel nord-est dell'Italia. Il termine "terremoto in Friuli" viene generalmente utilizzato per fare riferimento all'evento sismico principale che si è verificato il 6 maggio 1976.
Il terremoto principale è stato un terremoto di magnitudo 6,4 che ha colpito la zona intorno alla città di Gemona del Friuli. Questo terremoto è stato uno dei più distruttivi nella storia moderna dell'Italia, causando la morte di 976 persone, il ferimento di migliaia di altre e la distruzione di interi villaggi.
I danni causati dal terremoto sono stati estesi e la ricostruzione è stata un processo lungo e complesso. Numerose abitazioni, edifici pubblici, chiese e infrastrutture sono state danneggiate o distrutte. Migliaia di persone sono rimaste senza casa e la popolazione è stata costretta a vivere in rifugi temporanei.
Il terremoto del 1976 ha portato alla necessità di rivedere le norme antisismiche in Italia e ha contribuito all'elaborazione di nuove leggi e normative sulla sicurezza degli edifici. È stata anche promossa una maggiore consapevolezza sull'importanza della preparazione per i terremoti e sulla pianificazione urbana, al fine di ridurre i danni e le vittime in caso di futuri eventi sismici.
L'area del Friuli ha continuato a essere interessata da terremoti anche dopo il 1976, sebbene di minore intensità rispetto all'evento principale. Le scosse sismiche sono una caratteristica geologica della zona e continuano a richiedere un costante monitoraggio e misure di sicurezza per proteggere la popolazione.
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